Di michelangelo
Se provate ad accedere a ChatGPT in questo momento, verrete bloccati da questa schermata:
ChatGPT è un chatbot basato sull’intelligenza artificiale sviluppato dalla start up americana fondata nel 2015 da Elon Musk e altri, OpenAI.
Il 31 marzo 2023, il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto lo stop temporaneo di ChatGPT in Italia. Il giorno dopo, gli utenti italiani che volevano usare ChatGPT si sono trovati davanti alla schermata di prima.
L’italia diventando il primo paese occidentale a vietare il chatbot, mettendosi trai ranghi della Cina e della Russia.
Ma perche questo stop? Secondo il Garante, una mancanza di una informativa agli utenti, di cui OpenAI raccoglie i dati personali senza una base giuridica adeguata e senza garantire la loro sicurezza e accuratezza.
Inoltre, il Garante ha evidenziato l’assenza di un sistema di verifica dell’età degli utenti, esponendo i minori a rischi di vario genere, e la possibilità che ChatGPT fornisca informazioni false o ingannevoli nelle sue risposte.
OpenAI ha 20 giorni di tempo per adeguarsi alle richieste del Garante, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del suo fatturato globale annuo. Nel frattempo, il chatbot non è più accessibile agli utenti italiani, che possono richiedere il rimborso dell’abbonamento a ChatGPT Plus, la versione a pagamento del servizio.
Secondo l’annuncio sul sito di ChatGPT:
“Il 1 aprile 2023 abbiamo emesso un rimborso per tutti gli utenti in Italia che hanno acquistato un abbonamento a ChatGPT Plus nel mese di marzo 2023.
Abbiamo inoltre sospeso temporaneamente i rinnovi degli abbonamenti in Italia, in modo che agli utenti non venga addebitato alcun costo per il periodo in cui l’accesso a ChatGPT è sospeso.”
Il CEO (amministratore delegato) di OpenAI ha dichiarato su twitter:
“Ovviamente rimandiamo al governo italiano e abbiamo smesso di offrire ChatGPT in Italia (anche se pensiamo di seguire tutte le leggi sulla privacy).”
Il blocco è stato visto con delle opinioni miste:
Da una parte, gli utenti felici, chi timoroso dell’AI, chi timoroso della violazione della privacy
Da un altra parte, gli utenti tecnici, che vedono questa mossa come politica, visto che ci sono un milione di modi per bypassarle.
Ecco alcuni modi di accedere a ChatGPT, completamente legali:
Le VPN, o virtual private network sono sowtwere che ti permettono di cambiare il tuo ip, cosi sembri di essere in un altro paese per i siti che visiti, mentre in realta te ne resti in Italia. Le VPN buone sono a pagamento, e non raccomandiamo alternative gratuite. Ecco alcune opzioni (non sponzorizzate):
Per i lettori piu tecnologici, tutti gli api, incluso quello di ChatGPT, sono ancora dispondibile per l’uso. Sono a pagamento, ma ti danno 18 euro di credito e poi paghi per ogni uso.
Link alla documentazione API di OpenAI (inglese)
Ecco alcune alternative:
(* richiedono che porti la tua chiave api di OpenAI) (** richiede Microsoft Edge)
Questa scelta potrebbe seriamente danneggiare lo sviluppo tecnologico dell’Italia. Se altri paesi europei decidessero di seguire l’esempio dell’Italia, potrebbe significare la fine o un limite molto alto per lo sviluppo dell’AI.
Personalmente penso che delle regolazioni siano necessarie, ma il divieto, in un modo senza senso perche ci sono mille modi per bypassarlo, sia proprio inutile e una mossa puramente politica di un governo disorganizzato e impaurito da queste nuove tecnologie.